Una Sinfonia di Colori e Sapori nel Calice: Scopri l’Anima Poetica del Pinot Grigio Ramato
Tasted By Adua Villa
In questo periodo stagionale, dove il glicine dispiega i suoi veli poetici, ho avuto il piacere di assaggiare il Pinot Grigio Ramato 2023 di Attems. Questo vino, erede di una tradizione secolare che affonda le radici nella Repubblica di Venezia, riporta in auge il termine “ramato”, un omaggio al colore unico dei suoi acini maturi. Come il glicine in primavera, anche il Pinot Grigio Ramato sfoggia sfumature delicate e complesse, un invito a scoprire l’armonia e la bellezza celate in ogni calice.
La nuova annata si presenta come una tela su cui natura e uomo hanno saputo dipingere un quadro di eleganza e finezza. La vinificazione, processo nel quale mosto e bucce si fondono in un abbraccio a basse temperature per 10 ore, dona al vino quella delicata sfumatura rosata che lo contraddistingue, arricchendolo di complessità e carattere.
I vigneti di Attems – situati tra le dolci piane e i vigneti dislocati tra le piane ed i pendii della provincia di Gorizia, ad una altimetria media di 60 m s.l.m – sono il teatro di questa magia. Qui, il suolo racconta storie antiche, di arenarie eoceniche e argille feconde, di ciottoli che narrano l’epopea di mari primordiali. È in questo contesto che il Pinot Grigio Ramato trae la sua unicità, un riflesso del terroir che si esprime in una danza di aromi e sapori, un inno alla biodiversità e alla ricchezza del Friuli.
L’annata 2023 ha riservato sfide e sorprese, con un inverno che ha alternato piogge a gelide quieti, seguito da una primavera generosa di acqua e una estate che ha saputo essere madre e maestra, calda ma mai oppressiva. La natura, con il suo andamento capriccioso, ha plasmato le uve, ritardandone la maturazione ma arricchendole di una freschezza.
Alla vista, il Pinot Grigio Ramato 2023 è un incanto, con i suoi riflessi che ricordano il glicine al tramonto. Al naso, è un giardino fiorito in primavera, con agrumi che si intrecciano a gelsomino e viola, in un preludio a un sorso che si rivela deciso, fresco, minerale e fruttato. È un viaggio sensoriale che porta con sé l’eco di una terra solare e generosa, narrando storie di passione, di ricerca e di rispetto per l’ambiente.
In quest’epoca di riscoperta e valorizzazione delle radici, il Pinot Grigio Ramato di Attems è un invito a riscoprire il vino non solo come esperienza gustativa, ma come viaggio culturale e emotivo, dove ogni calice è una storia, un frammento di vita che merita di essere raccontato.
In conclusione, il Pinot Grigio Ramato 2023 di Attems non è semplicemente un vino, ma un manifesto di bellezza, un ponte tra passato e futuro che si erge fiero sotto il cielo di glicine del Friuli. È un’opera d’arte da gustare, un’esperienza che arricchisce l’anima e il palato, invitando a un dialogo continuo con la terra e le sue meraviglie. In esso risiede l’essenza di un territorio che, stagione dopo stagione, continua a svelarsi e a incantare, proprio come il glicine che ogni primavera ritorna a fiorire, simbolo eterno di rinnovamento e speranza.