Che Prati, rione radical chic di Roma, incastonato fra la Città del Vaticano e l’ansa del fiume che dal Lungotevere dei Mellini arriva fino a Castel Sant’Angelo, sia un fulgido esempio di romanità gastronomica, oltre che un contenitore di proposte internazionale è un dato di fatto. Le strade di Prati, signorili e sfavillanti di ampie vetrine, sempre un po’ austere per la verità, a causa degli eleganti palazzi anni Cinquanta, al cui interno risiedono sobri studi notarili e di avvocati, così come quelli più colorati e di designer dei cultori del marketing e della comunicazione, da almeno un decennio ospitano nuove proposte di pub, bar, ristoranti e pizzerie; ma il riferimento principe resta comunque l’osteria contemporanea, al cui centro non può che esserci la cucina romana tipica. Rivisitata certamente. Tradizionale con brio. Alleggerita e scarica, ma pur sempre dal gusto pieno, rotondo e confortante.
Come quella proposta da Caligola Osteria Sincera, il cui punto di forza è l’attenta selezione delle materie prime. Il nome stesso già evoca il legame con Roma e soprattutto la sincerità di una proposta che, se anche vuole essere giovane, allo stesso tempo ne sottolinea l’autenticità. Il menù è firmato da Anthony Morosillo, chef 35enne, ben conosciuto nella Capitale per essere stato attivo in vari progetti ristorativi e che oggi si presenta alla guida di un locale che ha aperto i battenti nel 2022. Come si diceva prima, il legame della tradizione è forte; ma l’esigenza di coinvolgere il pubblico emotivamente con la novità della ricerca è altrettanto sentita, dalla direzione così come dallo chef.
Ecco quindi prendere forma i Chupa Chups di lesso, polpettine di manzo fritte, servite con salsa verde: in pratica un esercizio di stile sul bollito della tradizione. A questo si accompagna, siamo nella sezione degli antipasti, anche il classico dei classici della cucina romana, ossia il Carciofo alla Giudìa che, noblesse oblige, non tollera rivisitazioni. Per le novità infatti bisogna rivolgersi alla Mortadella di Kobe (quindi di manzo e non maiale) con puntarelle e melograno.
I primi seguono la stessa traccia. Ci sono tutte le insegne della romanità, come la Pasta all’amatriciana e quella alla carbonara, che “sono i piatti più richiesti dai clienti”, si affrettano a farci sapere i proprietari. Ma la tradizione viene rivisitata con le paste ripiene, come i Tortelli di pollo alla cacciatora e i sorprendenti Ravioli di porchetta. I secondi invece richiedono le cotture lunghe. Come le polpette al sugo. L’abbacchio cotto al tegame a fuoco lento. Il maialino in olio cotto al forno e servito con mele. E i saltimbocca, che Caligola alle volte presenta, strizzando l’occhio alla Penisola Iberica, in abbinamento al Patanegra.
Il progetto passa anche per la carta dei vini, con una cantina di circa 200 etichette e bottiglie che hanno fatto la storia del vino italiano come il Sassicaia. Non manca però la contemporaneità nel bicchiere come i vini naturali, biodinamici e macerati, scelti con cura per abbinarsi alle proposte di Morosillo. Il lavoro della squadra di Caligola è in grado di spingersi fino in vigna, con due vini nati dalla collaborazione con le Cantine Fabi di Marino: un bianco (un blend di chardonnay 95% e malvasia puntinata 5%) e un rosso (syrah in purezza) che non potevano che chiamarsi Caligolino.
Caligola Osteria Sincera
Via Leone IV 123, Roma. Tel. 334 682 3779
Aperti tutti i giorni dalle 12 a mezzanotte
FACEBOOK: caligola.osteriasincera
INSTAGRAM: caligola.osteriasincera
SITO WEB: caligolaosteriasincera.it
