di Adua Villa
Dal 2022 quella del Vino Nobile di Montepulciano è la prima denominazione italiana ad aver raggiunto la certificazione di sostenibilità secondo la norma Equalitas, una visione che nasce in tempi non sospetti e che ha portato ai risultati di oggi. Erano gli anni fra il 1985 e il 1990, grazie alla sensibilità del Consorzio ed al sostegno del Comune di Montepulciano, fu creata una rete di stazioni meteorologiche installate su tutto l’areale di produzione per la rilevazione dei dati meteo.
Fra il 1992 e il 1994 il Consorzio fu tra i primi in Italia ad indagare i terreni produttivi tramite un progetto di zonazione denominato “Vino Nobile Di Montepulciano Zonazione e Valorizzazione Del territorio”.
Intorno al 2006, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, è nato un progetto per lo smaltimento di scarti biologici dalle vigne per la realizzazione di biomassa da combustione per il sostegno energetico a complessi scolastici e amministrativi.
Ma non ci si ferma e nel 2015 il progetto della Carbon Footprint del Vino Nobile di Montepulciano diventa un modello su scala nazionale. In parole semplici il Carbon Footprint è il sistema che calcola l’“impronta di carbonio” del ciclo produttivo di una bottiglia di Vino Nobile, ovvero le emissioni di CO2 derivanti dalla realizzazione del pregiato vino.
Quindi come vedete, arrivare a questo risultato (la certificazione Equalitas) è stato un percorso lungo decenni e sempre in crescita.
Ma questo è solo un tassello di un percorso in essere e in divenire, infatti ad oggi il 75,8% delle aziende di Nobile di Montepulciano, contribuiscono con le proprie attività al raggiungimento della certificazione.
Ed ecco che in occasione dell’Anteprima 2023 il Consorzio ha chiesto ai propri associati quali sono le attività grazie alle quali hanno raggiunto questo obiettivo. I numeri sono sorprendenti e fanno di certo riflettere.
Ecco i dati più significativi:
Il 98% delle aziende ha ridotto i trattamenti convenzionali in vigna.
Il 59% ha messo in campo pratiche legate alla cosiddetta agricoltura integrata.
Quasi il 70% delle imprese ha scelto l’agricoltura biologica, il 3% quella biodinamica.
L’84,4% negli ultimi cinque anni ha investito in formazione e sensibilizzazione sui temi di sicurezza e ambiente.
La totalità delle aziende ha dichiarato inoltre di aver ridimensionato l’utilizzo di fitofarmaci e fitosanitari in campo.
In tempi di scarsità di acqua, il 69,7% delle imprese vinicole del territorio dichiara di aver attuato pratiche per la riduzione dell’utilizzo di risorse idriche per il processo di vinificazione.
Il 97% ha guardato alla salvaguardia della biodiversità.
Sul fronte della CO2 il 75,8% dichiara di aver avviato pratiche per la riduzione di emissione di gas climalteranti e anche messo in piedi attività di recupero o riciclo di materiali proveniente da scarti di produzione (il 72,7%). Essere sostenibili è un vantaggio anche ai fini della comunicazione e promozione del vino: lo pensa il 78,8% delle imprese.
Il 72,7% dei produttori di Vino Nobile di Montepulciano è molto soddisfatto delle attività verso la sostenibilità intraprese dal Consorzio per la denominazione.
La totalità dei produttori di Vino Nobile di Montepulciano è convinta di aver contribuito anche così al rafforzamento della denominazione, anche investendo in accoglienza in cantina (il 97%).
Dati importanti che parlano di impegno, di inclusività, di sostegno territoriale e di preservare un futuro sempre più vicino.
E con questi dati alla mano forniti dal Consorzio, che mi siedo al tavolo di degustazione per valutare in anteprima l’annata 2020 e le altre etichette messe in degustazioni. E come spesso accade alcuni vini ti colpiscono subito, altri fanno i timidi e alcuni sanno essere talmente sfrontati che si fa fatica a comprenderli, ma fa tutto parte del gioco.
Quindi, cellulare alla mano e pronti a prender nota. Ecco a voi alcune etichette che faranno parte della vostra TO DO DRINK e le rispettive Aziende da mettere nella vostra TO DO LIST.
Iniziamo con Azienda Contucci
Se amate respirare storia, nobiltà e clero – parliamo di Papi che hanno calpestato questi luoghi – siete nel palazzo giusto. Non solo per degustare i loro pregiati vini – potete prenotare una degustazione direttamente dal loro sito – ma anche per poter pernottare in alcune delle loro residenze nel cuore del borgo di Montepulciano.
Vino Nobile di Montepulciano Docg 2018
Ottima interpretazione del territorio. Qui l’uva Prugnolo Gentile si esprime liberamente calcando vecchie tradizioni. Concentrazione di frutti rossi al naso che rimangono a foderare piacevolmente il nostro palato, accompagnando un elegante tannino.
Sono un vero e proprio gioiello di architettura e forme che ben si mescolano nel contesto delle dolci colline intorno a Montepulciano. Qui si respira un’aria fatta di forza, progettualità e armonia. Sarà possibile fare degli Enotour della durata di 45 min circa degustando le etichette dell’azienda. E’ possibile soggiornare nell’Agriturismo la Ciarlana, struttura risalente al 1500 composta da 3 appartamenti immersi nelle vigne.
Nobile di Montepulciano Docg 2020
Da quando assaggio i loro vini devo dire che sono sempre una garanzia: concentrazione, frutto polposo e tannino raffinato.
La Tenuta Valdipiatta ha compiuto negli anni un importante percorso verso un’agricoltura sostenibile e nell’anno 2018 l’Azienda ha avuto la certificazione biologica con l’ottenimento del Marchio Comunitario BIO. Qui tramite il loro sito potrete acquistare diversi pacchetti di degustazioni delle loro etichette ed esperienze uniche come gli assaggi direttamente dalle botti e dei wine tour personalizzati.
Vino Nobile di Montepulciano Docg 2020
Si presenta con un colore rubino brillante e regala freschezza ed equilibrio ad ogni sorsata.
Se ami quei week end che comprendono: sosta per una brioche e cappuccino nella caffetteria di un borgo antico, perdersi in macchina fra stradine e vigneti, e infine fermarsi in un luogo accogliente e gustoso sei fatto per andare a Palazzo Vecchio. Tramite sito puoi prenotare diversi tipi di degustazione di vino e taglieri toscani, inoltre puoi a mangiare al loro ristorante La Dogana. Se hai un animo nostalgico ma pragmatico allo stesso tempo, ti consiglio di iscriverti al loro wine club.
Vino Nobile di Montepulciano Maestro 2019
Un bellissimo attacco in bocca, pieno e appagante, ancora giovane nelle sue trame più complesse. Non vedo l’ora di assaggiarlo nuovamente nel tempo.
Avete preso nota?
Prima di chiudere voglio parlarvi di un altro bellissimo progetto che il Consorzio sta portando avanti dal 2019, un’iniziativa completamente green che coniuga tradizione, impegno sociale e sostenibilità, dal titolo “Alberi, non parole: il Vino Nobile di Montepulciano per la giornata dell’albero”.
Un bosco che crescerà nel tempo e farà parte del polmone pulsante di questa zona.
L’area individuata è adiacente all’Ospedale di Nottola. Qui saranno messe a dimora circa 1.200 piante per 15.000 mq di parco. Per rimarcare il rispetto per il paesaggio saranno utilizzati solo alberi che appartengono alla tradizione toscana: leccio, orniello, ontano, sorbo, gelso, roverella e acero campestre. I produttori di Vino Nobile di Montepulciano intendono con questa iniziativa, inviare un messaggio di grande rispetto per la Natura e Madre Terra.
Arrivederci Montepulciano borgo dal fascino inequivocabile.
Qui la quotidianità trascorre in maniera lenta – e giusta aggiungerei – puoi ascoltare due amici che si incrociano per strada e si salutano cordialmente, nei bar si scambiano due parole bevendo un caffè e parlando del tempo, di politica e della squadra del cuore, in una giornata di sole una figlia saluta la sua mamma sull’uscio di casa e corre a giocare a campana con le amiche.
E a proposito di campane, quelle delle chiese non vengono percepite come rumore ma come un rituale che arriva da lontano e sancisce l’avanzare del tempo.
Se riuscite, soggiornate a Montepulciano durante il solstizio d’estate…
Lo spettacolo è assicurato!